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La fiera softair ideale: come potrebbe essere?

Quanto e dove?

Qual è l’ideale di fiera di settore dell’appassionato di softair? Proviamo ad immaginarla.


Innanzitutto, la durata e la location.

Quanti giorni?

Il numero di giorni ideale potrebbe essere “due”. Uno è troppo poco, per riuscire a fare stare assieme tutto (viaggio, per chi debba percorre diversi km per arrivare in situ, visita agli stand, test delle novità, giochi, intrattenimenti diversi, …); tre rischiano di essere troppi, sia per gli organizzatori, sia per chi ci tenga a partecipare a tutto, ma non abbia a disposizione più di un weekend di tempo.

Dove organizzare?

Per la location, invece, bisognerà pensare ad un’area che abbia sufficientemente spazio attorno, in modo che i visitatori (diverse migliaia, si presume) non disturbino nessuno durante la “due giorni”.

Si potrebbe pensare ad una vasta area di campagna (non coltivata!), concessa in affitto dal proprietario, ad esempio. Allo stesso tempo, la zona in cui si terrà l’evento dovrà essere facilmente raggiungibile dal maggior numero di città possibile.

Come si svolgerà la fiera?

Gli stand e le ultime novità

Per attirare più visitatori possibile e rendere l’evento un vero e proprio successo, da ripetere anche negli anni successivi, dovranno essere presenti i maggiori produttori e distributori di ASG del momento.

Chi percorrerà qualche centinaio di km per venire alla fiera vorrà soddisfare la propria sete di conoscenza delle ultime tecnologie nel campo della guerra simulata. Ecco quindi che dovrà avere la possibilità di prendere in mano e di testare (magari in un’area poligono appositamente allestita) pistole elettriche, fucili d’assalto, pistole a CO2 e a green gas.

Vorrà ammirare da vicino gli ultimi prodotti, come quelli che si sono visti all’IWA 2018, la scorsa primavera: i pallini per sniper da 0,48 grammi, l’AK74SU o, ancora, la nuova serie Virgo della casa taiwanese VFC o le novità High Pressure Air come il Polarstar HPA.

Insomma, uno o due o più stand dovranno far luccicare gli occhi dei softgunner di primo pelo e di quelli inveterati.

Gare a premi

Ma perché non organizzare anche dei momenti distensivi, dove mettere alla prova le capacità fisiche e tattico strategiche dei ragazzi presenti?

Si potrebbero ad esempio, organizzare dei tornei a squadre di breve durata (con missioni da 20 minuti, ad esempio). Oppure delle competizioni di tiro dinamico. Il tutto, ovviamente, con premi offerti dagli sponsor, come degli accessori per il softair o dei buoni acquisto in boutique online del settore.

L’intrattenimento: non solo bere e mangiare

L’evento live


Ovviamente, perché la festa si prolunghi non possono mancare i momenti di intrattenimento. E cosa c’è di meglio per aggregare centinaia di persone se non un concerto?

Sul genere di musica, non sarà semplice capire cosa possa appassionare i softgunner. Ognuno di loro infatti ha provenienze diverse, sia geograficamente, sia socialmente ed economicamente. La cosa migliore sarebbe allora quella di organizzare due palchi contemporanei o due momenti di intrattenimento differenti (uno durante le ore pomeridiane della domenica l’altro la sera del sabato, per non fare che un esempio). I generi? Possiamo azzardare un dj set, con una preferenza per le sonorità tecno, e un concerto rock, lato hard e metal, per andare sul sicuro.

Per nutrirsi

Trascorrendo due giorni a questo fantomatico evento softair, i visitatori dovranno prima o poi soddisfare la loro sete e la loro fame.

Se si vogliono fare le cose seriamente, tanto vale allora puntare in alto: un’area barbecue, dove dei cuochi si occuperanno di arrostire decine e decine di kg di carne di tutti i tipi; uno stand che proporrà prevalentemente paste e risotti; un ultimo stand dove verranno serviti boccali di birra, possibilmente a fiumi, considerati il caldo dell’estate e la sabbia del terreno sui cui si svolgerà l’evento.

Non potranno mancare ovviamente, per i meno affamati, i classici camioncini, proprio come quelli che troviamo in tutti i quartieri delle nostre città e dove si possono acquistare panini a tutte le ore della notte, o quasi.

E la notte…


Servirà infine un’area attrezzata a campeggio, anche selvaggio, dove piantare le tende che i visitatori avranno portato assieme ai sacchi a pelo. Certo, trattandosi per lo più di persone che partecipano alle Mil-Sim di 36 – 48 ore e quindi abituate a dormire all’addiaccio, in qualsiasi condizione climatica, le tende potrebbero essere superflue.

Ma è sempre meglio predisporre la possibilità per chi, comunque, preferisca avere qualche ora di privacy durante la notte.

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