I tartufi di mare sono l’oggetto discusso di una caccia senza sosta da parte di molti pescatori a Manfredonia. E dopo una breve tregua l’attività ricomincia, mettendo in allerta i militari della Guardia Costiera - Capitaneria di Porto nel tentativo di fermare il fenomeno.

Ma a quanto pare la loro vigilanza non basta, e allora i cittadini chiedono l’intervento del Prefetto di Foggia e addirittura del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali.

E a niente sembra valere neppure il divieto, in vigore dal 1° giugno al 30 luglio, di pesca dei tartufi di mare, o del meglio noto Venus verrucosa, un frutto di mare bivalve che vive e si riproduce nelle distese della Posidonia oceanica.

Ora, al fine di raccogliere tale mollusco, i pescatori non esitano a utilizzare le draghe, provocando dei danni ingenti all’ambiente oceanico. Il tutto a quale prezzo? “10 euro al chilo“ che non valgono i danni arrecati al territorio.