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Prestito personale e cessazione del quinto

cessazione del quintoLa cessazione del quinto rientra sempre nella categoria dei prestiti personali, di conseguenza non finalizzati e richiedibili per un qualsiasi motivo. In questi ultimi anni si è sentito parlare molto di questo nuovo metodo, in grado di accontentare e consigliare un gran numero di clienti che vanno a chiedere un preventivo prestito e di dare una maggiore sicurezza all'istituto erogante.
La cessazione del quinto non è altro che un prestito fatto con un istituto, il quale invece di ricevere denaro direttamente da voi mediante bonifici bancari lo preleva dalla vostra busta paga.
In questo modo, chi vi ha concesso il prestito ha la certezza di ricevere in automatico la rata ogni mese, senza incorrere nel rischio di essersi imbattuto in un cattivo pagatore. La rata mensile non può comunque superare un quinto dello stipendio, è calcolato in base alle esigenze del cliente e di quanto necessita per mantenere uno stile di vita più o meno coerente.
Se il prestito è relativamente basso, calcolando anche un massimo di 120 mensilità messe a disposizione per pagarlo, può risultare una cifra davvero irrisoria quella detratta dalla busta paga.
Tutto questo non porta un beneficio solo all'istituto ma anche al cliente, che donando una garanzia maggiore, viene privilegiato con un tasso di interessi nettamente minore rispetto al classico prestito personale pagato mediante r.i.d o bonifico.
Alto punto a favore della cessazione del quinto per la sua grande elasticità. Esso può essere richiesto dai lavoratori dipendenti, statali e privati, e secondo la Legge 80/2005 anche i pensionati possono accedervi. Sono agevolati anche i cattivi pagatori o chi deve ancora finire di scontare un debito, visto che non sarà lui a dover inviare i soldi, ma la banca stessa accederà alla sua busta paga.