Cristalloterapia: come purificare le pietre e cristalli?

Cristalloterapia

Primi passi nella cristalloterapia

Come purificare le pietre? Questa è una delle prime domande che ti saranno venute in mente cominciando ad avvicinarti ai cristalli. Sappiamo, infatti, che l’efficacia di questo metodo dipende in modo inequivocabile dal livello di energia delle pietre.

Se intendi dedicarti seriamente alla cristalloterapia, saprai sicuramente che i cristalli vanno ricaricati spesso e profondamente. Perci  sapere come purificare le pietre in modo efficace è il mezzo principale per poter continuare a ricevere il loro effetto di riequilibrio energetico.

Purtroppo non tutte le pietre sono uguali, quindi il metodo che funziona per una, rischia di rovinare le altre. Per questo ti sarà utile questa guida base, per muoverti con maggiore sicurezza.

I danni di un cristallo non purificato

Il metodo di azione sulla tua energia da parte di un cristallo, è paragonabile al principio dei “vasi comunicanti” che hai studiato a scuola. Ovviamente parliamo a livello vibrazionale, quindi in questo caso il “liquido” che si sposta è l’energia vitale.

Durante un trattamento di cristalloterapia avviene questo: la persona si trova ad un determinato livello di energia: per esempio un livello 4. Un cristallo caricato è almeno a 8. Appoggiando il cristallo sui centri di energia inizia un flusso di energia vitale (qi) dal cristallo (livello più alto), alla persona (livello più basso).


Dopo un po’ il flusso si ferma, perché cristallo e persona si trovano entrambi a 6.

Ora abbiamo: da una parte una persona che ha più energia rispetto a prima, dall’altra un cristallo con meno energia di prima. Se non provvedo a ricaricare la pietra, al prossimo utilizzo sarà inutile, o peggio ancora potrà sottrarre energia alla persona.

Questa è solo una delle proprietà su cui si basa la cristalloterapia. Ed è quella che ci interessa in questo articolo, se parliamo di come purificare le pietre in modo ottimale.

Quando purificare le pietre

Le pietre vanno ricaricate spesso, in particolare:

  • quando le porti spesso addosso sotto forma di ciondoli, anelli e bracciali;
  • quando le utilizzi per un trattamento;
  • quando rimangono a lungo inutilizzate, o appoggiate, per esempio, sul comodino;
  • quando le usi per energizzare un ambiente;
  • quando sono vicino a zone a forte stress elettromagnetico, come cellulari, forni a microonde, tv, computer ecc.;
  • al termine del compito per cui le hai “programmate”.

C’è un aspetto su cui desidero soffermarmi: anche se le hai utilizzate “solo su di te“, devi ugualmente ripulire le pietre dalle energie assorbite.

Molte persone non curano questo aspetto. Il risultato è che dopo un po’ di tempo i cristalli sono opachi, dall’aspetto “spento”, ma soprattutto privi di qualunque energia. 

I metodi tradizionali per purificare le pietre

Esiste una “tradizione” sulla pulizia dei cristalli? Sì.

Il metodo che si legge più spesso è quello dell’acqua corrente. Funziona? Sì, ma non sempre.

Funziona (ed anche molto bene), se per “acqua corrente” intendiamo un ruscello di montagna o la riva del mare quando l’acqua è pulita. Ma l’acqua delle tubature degli impianti idrici, spesso non possiede un livello vibrazionale sufficientemente alto, per poter purificare e ricaricare bene le pietre. Inoltre a volte contiene troppi depositi di scorie.

Il secondo sistema di origine antica è l‘uso del sale. Il sale, simbolo della Terra, viene da secoli utilizzato per pulire tutte le impurità energetiche (infatti si usa anche per “sigillare” gli spazi e proteggerli). Molti usano acqua e sale.

Anche con questo sistema corri qualche rischio: alcune pietre patiscono il sale, ed altre, addirittura, trasformano la loro struttura chimica se vengono a contatto con questo elemento (per esempio i cristalli a base di rame). 

I cristalli meno vulnerabili da questo punto di vista sono i quarzi (tutta la famiglia), in quanto hanno una struttura chimica resistente.

La ricarica con il sole. Esporre i cristalli al sole serve come metodo veloce per la ricarica, ma coprili con un panno bianco ed esponili alla luce solare solo all’alba e al tramonto, così non si rovinano.

La ricarica con la luna. E’ un metodo poco pratico, perché prevede che i cristalli siano esposti quando la luna è già alta e tolti prima che sorga il sole.

Lo sapevi che a proposito delle pietre ci sono molte superstizioni? Una di queste è la convinzione che la tormalina sia un cristallo “negativo”. Se vuoi approfondire leggi l’articolo: https://www.laruotadimedicina.com/tormalina-nera-effetti-negativi/

Come purificare le pietre per cristalloterapia: suggerimenti

L’immersione nell’acqua di un ruscello (utilizzando un sacchetto di stoffa o un cesto), è in assoluto in cima alla lista dei metodi più efficaci per purificare le pietre.

Ma siccome non tutti abitano in campagna, ecco una procedura che potrai realizzare comodamente anche in città.

La purificazione “sicura” con il sale. Esatto, esiste un metodo per evitare i danni del sale. 
Prepara una piccola bacinella o una scodella, riempila di sale grosso naturale asciutto. Poi avvolgi ciascun cristallo in un piccolo sacchetto di cotone o in un fazzoletto, infine sprofondalo nel sale.

Dopo qualche ora sarà purificato a dovere.