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Raccontare la grande pittura italiana nei secoli

dipinti

Passare in rassegna la grande pittura italiana e cercare di scegliere cinquecento opere tra i capolavori di sette secoli di pittura è un compito insieme esaltante e angoscioso. Scorrono nomi, luoghi, immagini che suscitano suggestioni, emozioni, ricordi.

Per questo non si vorrebbe mai "scartare"un quadro e privilegiarne un altro: ogni scelta implica, simmetricamente, una rinuncia, spesso non facile da affrontare, tanto che alla selezione proposta si potrebbero trovare valide alternative quasi per ogni opera scelta. Sia per quanto riguarda i dipinti antichi che i dipinti moderni.
Qualunque antologia, può dare un'idea solo parziale della ricchezza della pittura italiana. Così, attingendo da un patrimonio inesauribile, è necessario adottare alcuni criteri fondamentali come guida.

Prima di tutto, si può cercare di rendere esplicito, come filo conduttore, la "lingua comune" della pittura italiana attraverso il tempo. Al contrario di altri stati europei, l'Italia ha raggiunto l'unità nazionale. Solo nella seconda metà dell' Ottocento: in precedenza il territorio era frazionato in un mutevole incastro di signorie locali o straniere. Tuttavia, l'arte italiana comunica un forte senso di compattezza, anche grazie ai viaggi di grandi maestri e alla costante circolazione delle idee e dei modelli figurativi. Un elemento costitutivo dell'identità che accomuna il linguaggio pittorico italiano è la pluralità degli apporti e la varietà delle scuole: questa selezione degli autori e delle opere desidera quindi far emergere la sostanziale coerenza dell'arte italiana attraverso l’incrociarsi dei confronti e la creatività dei singoli artisti, con una eccezionale distribuzione nello spazio e nel tempo di espressioni libere e importanti della pittura.

Tutu conoscono le "capitali" dell' arte italiana, come Roma, Firenze e Venezia, ma la qualità distintiva dell' arte italiana è lo presenza capillare di opere altissime di pittura sul territorio.

A ciò fa da contraltare, da oltre quattro secoli, un'esportazione internazionale di capolavori, che ha portato alla nascita e all'incremento dei grandi musei. Alla caratteristica presenza di un "museo" diffuso in centinaia di centri storici, grandi, piccoli o piccolissimi, si associa dunque una concentrazione di capolavori in alcune città-simbolo e la diaspora antica e recente di opere importanti verso l'estero. Si è cercato di rendere questa situazione attraverso un bilanciamento geografico delle immagini riprodotte.


Naturalmente, poi, non si può prescindere da alcuni punti fermi che da secoli costituiscono pietre di paragone per l'arte europea e che sono entrate nell' immaginario collettivo anche come mete privilegiate del turismo culturale; tuttavia, poiché 1'esperienza estetica appartiene anche alla fiera dell'irrazionale, non mancano alcune marginali concessioni al gusto individuale di chi ha dovuto selezionare maestri e capolavori nelle varie rassegne di pittura e dipinti italiani nei secoli. Trattandosi appunto di scelte personali, possono essere opinabilissime: ci possono essere indubbiamente delle sorprese, sia per quello "che c'è” sia, anche, per quello che "non c'è". Ma questa è la meraviglia dell' arte: ci offre il conforto di grandi certezze, di punti di riferimento sereni e sicuri e, nello stesso tempo, lascia libero spazio alla fantasia e alla sensibilità di ciascuno di noi.