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Andamento del mercato dei mutui in Italia

mutui in ItaliaIl mercato dei mutui in Italia ha fatto registrare un’accelerazione nel corso degli ultimi mesi. Le nuove erogazioni di mutui tese all'acquisto di immobili da parte delle banche italiane avrebbero infatti fatto registrare un incremento annuo del 97,1% nel periodo compreso tra il gennaio e il dicembre 2015. La statistica in questione è stata presentata dall’Associazione Bancaria Italiana, in un rapporto mensile nel quale è stato anche precisato come l'incidenza delle surroghe sul totale dei nuovi finanziamenti sia pari al 31,6% circa. Un dato che se pur contestato dalle associazioni dei consumatori, che lo ritengono in effetti drogato dalla rottamazione dei vecchi mutui e dalla loro sostituzione con finanziamenti a condizioni più favorevoli, attesta comunque una certa ripresa del mercato.

A rendere possibile tale ripresa è stato anche il drastico calo dei tassi di interesse, attestati poco sopra il 2% e quindi in grado di diventare estremamente appetibili. Naturalmente proprio il particolare momento del settore spinge gli eventuali interessati a chiedersi se convenga puntare sul tasso fisso, su quello variabile o addirittura su un misto. Una querelle molto vecchia che si ripropone soprattutto in considerazione del fatto che secondo Mario Draghi e la Banca Centrale Europea i tassi dovrebbero rimanere su livelli molto bassi per non meno di tre o quattro anni.
In conseguenza di quanto affermato da Draghi potrebbe quindi essere conveniente puntare su un tasso variabile? Non è propriamente così semplice affermarlo, in quanto va comunque ricordato come i mutui siano finanziamenti sul lungo periodo, a volte anche 40 anni, per i quali diventa veramente complicato fare previsioni attendibili.

Proprio per questo motivo prima di scegliere il tasso sarebbe il caso di fare una attenta ricognizione del mercato, avendo però come punto di riferimento il fatto che molto dipende dalla propria personale condizione. Quando si dispone di un posto di lavoro fisso, magari in ambito statale, può essere assolutamente conveniente optare per il fisso, sapendo comunque che con il passare del tempo il carico della rata mensile tenderà a scemare sempre di più.

Tra le possibilità a disposizione di chi cerca un mutuo prima casa, va ricordata quella offerta dall’Inpdap (Istituto Nazionale di Previdenza e Assistenza per i Dipendenti dell'Amministrazione Pubblica), che offre una serie di notevoli agevolazioni nella stipula del mutuo riguardante l'acquisto della prima casa. In particolare possono richiedere il finanziamento tutti coloro che godono della qualifica di dipendenti pubblici, ovvero siano iscritti in attività di servizio, con un contratto a tempo indeterminato. Va però rimarcato come ai prestiti Inpdap possano accedere anche i pensionati che siano iscritti da almeno un triennio alla Gestione Unitaria delle Prestazioni Creditizie e Sociali dell'Inps, l’ente subentrato all'Inpdap a partire dal 2011.

Una buona occasione quindi di accedere al credito in un momento in cui il mercato immobiliare sembra sul punto di ripartire. Proprio per questo motivo, chi intende richiedere un mutuo inps-indpap, può visitare guida-mutui.it con una esauriente rassegna di articoli e notizie che possono aiutare i consumatori a districarsi con più facilità in un mercato che rimane comunque ancora problematico.